PornoHub: si può essere creativi e non volgari?

Vagando per il web trovo alcune esilaranti pubblicità di PornoHub.

PornoHub è il marchio leader del video sharing sul web, sostanzialmente il Youtube del porno (dai non fate i finti tonti!).

Appartiene a MindGeek, ex Manwin, società che possiede marchi come Brazzers, Keez e gestisce alcuni contenuti di Playboy.

Recentemente il founder è stato anche al centro di alcuni accertamenti di natura fiscale e pare che per un periodo non sia stato facile reperirlo!

Ciò che vogliono ora è sostanzialmente sdoganare il porno e renderlo “normale”.

La mission non sembra facile, ma se ne parla sempre di più, anche la nota Valentina Nappi (ex studentessa di Pompei, attualmente famosa pornostar), in un’intervista al programma televisivo LE IENE, ha insistito molto su questo punto.

Il cambiamento è molto lento per via delle resistenze culturali e talvolta bigotte, ma Brazzers ha un billboard vicinissimo a Time Square oggi!

Nel 2013 hanno provato ad essere in onda durante il Superbowl, ma la CBS declinò l’offerta.

Oggi hanno però puntato su una fonte bottom-up, lanciando un concorso di crowdsourcing chiamato PornoHub Campaing nato su Tumblr (http://pornhubcampaign.tumblr.com) in cui si chiede a chi fosse interessato di creare un qualcosa che possa pubblicizzare PornoHub senza essere volgari!

Contenuti di ogni tipo (video/foto), tanto umorismo, simpatia e creatività.

Il premio? La realizzazione dello spot ideato ed un interessante contratto come Creative Director di PornoHub!

Non è la prima trovata di MindGeek che  ad ottobre ha raccolto 75.000$ per la ricerca sul cancro al seno con la campagna “Save the Boobs” contribuendo con 1 cents ogni 30 views di video della categoria “Small Breasts” e “Big Breasts”.

 

Simpatica anche l’indagine insight sulla geolocalizzazione che pubblica statistiche  sulle visualizzazioni del sito da cui si evincono interessanti e divertenti: ad esempio, il sito ha registrato un’impennata di traffico a Denver quando la squadra di football di casa quest’anno ha perso al Super Bowl.

Io sostengo “il lavoro è lavoro”, quindi non vedo perché condannare aziende simili quando siamo circondati da chi devasta l’ambiente, sfrutta bambini, applica opinabili politiche riguardo la gestione delle risorse umane, delle materie prime e della delocalizzazione!

Il porno alla fine non uccide… o forse si? 🙂

Detto ciò non mi sono fatto pregare e vi ho partecipato, vi piacciono le mie creazioni?

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