Aziendalismo o arrivismo? Dietro e dentro le scelte delle aziende

 

Capita spesso di trovarci di fronte a scelte opinabili da parte delle aziende, la base per comprenderleè sempre da ritrovarsi cercando di semplificare i ragionamenti fino a giungere ad un semplice punto di partenza: dietro una decisione c’è sempre un uomo!

Da cosa è mosso l’uomo?

Sovente molte decisioni talvolta crude e difficili da accettare vengono giustificate poiché presupposto per il successo aziendale; l’azienda è il centro (o almeno dovrebbe!)

E se così non fosse?

Proviamo ad approfondire.

Una persona che fa il bene dell’azienda fino talvolta a divenire impopolare è definito “AZIENDALISTA”, ma cosa vuol dire questo termine?

 

ażiendalista s. m. e f. e agg. [der. di aziendale]. – 

1. s. m. e f. Chi sostiene e pratica l’aziendalismo, cioè la difesa ad ogni costo degli interessi aziendali, e manifesta convinto attaccamento alle sorti dell’impresa. – fonte Treccani.

 

Un aziendalista quindi sacrificherebbe tutto per il bene dell’azienda, ma è davvero così?

L’azienda è popolata di giovani rampanti ed in carriera che trascurano spesso l’aspetto umano, in favore dell’azienda, una sorta esercito di Django che per arrivare all’obiettivo sono disposti a tutto; ma se tutti facessimo l’interesse reale dell’azienda le cose andrebbero realmente così? Se tutti fossimo così attaccati alle nostre aziende il turnover sarebbe così alto?

Il nocciolo della situazione è proprio l’obiettivo dei nostri Django!

Proviamo ad esempio a pensare cosa potrebbe succedere se dietro lo pseudo-aziendalismo si nascondesse un banale arrivismo, se dietro gli interessi dell’azienda ci sarebbe semplicemente la voglia di mettersi in luce per farsi notare, se lo stimolo per prendere decisioni impopolari fosse solo la voglia di far vedere a qualcuno che sappiamo far rigar dritto i nostri uomini?

 

Se l’obiettivo personale fosse il reale motore piuttosto che il bene dell’azienda?

Ecco che il nostro aziendalista sarebbe più correttamente chiamarlo:

 

arrivista s. m. e f. [dal fr. arriviste, der. di arriver «arrivare»] (pl. m. -i). – Chi ha come movente principale della sua attività l’ambizione di raggiungere qualcosa (una posizione politica e sociale, la ricchezza, ecc.), e non ha perciò troppi scrupoli nell’agire. – fonte Treccani

 

 

L’arrivismo non rischia forse di rendere cieche e prive di tatto e percezione le aziende?

Non potrebbe deviare l’attenzione delle persone dal fare al far vedere?

Alle aziende conviene?

Gli aziendalisti veri sono una minoranza ed il senso di attaccamento e simbiosi uomo/azienda è oramai in via di estinzione.

Dichiararsi aziendalista e prendere decisioni che minano il clima è un controsenso e le scelte fatte da quelli che si autocelebrano come cervelloni si sono rivelate in molti casi sbagliate.

I numeri oggi non vi danno ragione e la crisi è solo una concausa ed un ottimo scudo per le critiche.

 

“Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto cosa stessero facendo le risposte furono diverse. 

“Spacco pietre” rispose il primo. 

“Mi guadagno da vivere” rispose il secondo. 

“Partecipo alla costruzione di una cattedrale” disse il terzo.

Peter Schultz

 

Immagine

Questa voce è stata pubblicata in Critica costruttiva e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a Aziendalismo o arrivismo? Dietro e dentro le scelte delle aziende

  1. renato ha detto:

    l’etica dovrebbe essere un principio,assoluto ,per tutti i rapporti sociali

    • francescosupino ha detto:

      certamente, dovrebbe.
      L’etica è qualcosa di insito nelle persone è una caratteristica e come tale non si può apprendere con formazione ed esperienza.
      Un’azienda è come un cane che si morde la coda: non può avere etica se le persone di cui è formata non ne hanno.
      Probabilmente oramai è diventata un aspetto indesiderato e chi ne dispone è visto come una cellula tumorale!
      Forse ora possiamo sostenere che la mancanza di etica alla lunga non da risultati per l’azienda.

Lascia un commento